Estratto di Incenso Indiano Shallaki- Boswellia Serrata - 60 Capsule
Origine: India
Costituenti chimici: acidi boswellici al 40%, gomme, saponine, oli essenziali, polisaccaridi
Nome famiglia: Burseraceae
Materiale della capsula: idrossipropilmetilcellulosa (vegetale). Filler: amido (fecola di patate senza glutine), agente distaccante talco.
Conservazione: conservare la confezione in un luogo fresco ed asciutto, lontano da calore ed umidità. Non conservare il prodotto in frigorifero.
Utilizzo in breve: Assumere una capsula 2 volte al giorno
Proprietà in breve: analgesiche, antinfiammatorie, antireumatiche contro dolori articolari, neuropatie, artrite, artrosi, osteoartrite.
Controindicazioni in breve: attenersi alle dosi riportate sulla confezione. Verificare la presenza di eventuali allergie prima dell’assunzione.
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L’estratto di incenso indiano Shallaki è un integratore alimentare a base di Boswellia serrata, un’oleoresina molto nota soprattutto nelle regioni asiatiche, ricavata dalla corteccia e dai rami dell’albero dell’incenso.
Dal colore bianco crema, questa resina è ricchissima di fitonutrienti ed in particolare di acidi boswellici come l’acido acetil-11-cheto-beta-boswellico, gomme, oli essenziali e saponine, che hanno dimostrato effetti analgesici, antiartritici ed antinfiammatori su un serie di numerosi disturbi che colpiscono l’apparato muscolo scheletrico.
L’integratore di boswellia Nimi Ayurveda è costituito dal 40% di acidi boswellici, una percentuale molto elevata che si è dimostrata utile soprattutto nel trattamento di dolori articolari come i reumatismi, ma anche osteoartrite, artrite reumatoide, gotta, tendiniti, fibromialgie e neuropatie, rappresentando un ottimo coadiuvante per la salute delle articolazioni, delle ossa e delle giunture.
L’azione antinfiammatoria ed antidolorifica della boswellia può inoltre essere sfruttata anche su una serie di disturbi a carico dell’apparato gastro intestinale, ad esempio in caso di colite ulcerosa, morbo di Crohn o ulcere.
Si tratta inoltre di un prodotto che contiene estratti di boswellia di alta qualità, purificata e testata in laboratorio, certificata dal sigillo di qualità BDHI; le capsule sono inoltre completamente vegetariane essendo composte da cellulosa vegetale e senza glutine.
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L’integratore in capsule di Boswellia Serrata può risultare utile nel trattamento di diverse patologie infiammatorie croniche a carico di articolazioni, giunture ed ossa, sulle quali esercita una valida azione antinfiammatoria ed analgesica grazie al contenuto di acidi boswellici.
Tali sostanze sono infatti state sottoposte a numerosi studi scientifici che hanno confermato i loro effetti benefici sul trattamento dell’osteoartrite e dell’artrite reumatoide; più nello specifico sembrerebbe che quattro tipi di acidi boswellici siano risultati in grado di inibire il 5-lipossigenasi, ovvero un enzima coinvolto nella produzione di leucotrieni, molecole lipidiche che intervengono nella formazione dei processi infiammatori. Al contempo tali acidi, hanno la capacità di inibire l’azione delle elastasi, che sono dei veri e propri enzimi distruttivi dei tessuti colpiti dall’infiammazione.
Per questa sua caratteristica, l’incenso indiano viene da sempre ritenuto un valido antinfiammatorio naturale, che consente di alleviare i dolori articolari e di prevenire in modo efficiente anche i processi degenerativi che possono causare l’artrosi. La sua assunzione permette pertanto di trattare i dolori e le infiammazioni, sgonfiare eventuali edemi e ritrovare una buona flessibilità e mobilità.
Un altro beneficio degli acidi boswellici riguarda il trattamento delle malattie di origine autoimmune; tali composti sono difatti risultati molto utili anche nella riduzione della sintesi di autoanticorpi, causa di questo tipo di patologie. Ecco che integratori alimentari a base di boswellia possono essere assunti anche in caso di artriti o fibromialgia, come ottimi coadiuvanti alle cure tradizionali.
Essendo inoltre degli antinfiammatori per eccellenza, gli acidi boswellici agiscono anche a livello gastro intestinale contro alcune malattie infiammatorie come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn; anche in questo caso possono essere di grande aiuto nell’alleviare gli spasmi ed i dolori causati da diverse malattie intestinali croniche o da coliche addominali.
Gli estratti di incenso indiano, sotto forma di integratore in capsule, possono quindi essere assunti sia in caso di infiammazioni e dolori articolari che in presenza di infiammazioni gastro intestinali come nei seguenti casi:
- Reumatismi e dolori articolari: utile nel trattamento delle infiammazioni e dei dolori che colpiscono sia le articolazioni che i tessuti molli come i tendini; in particolare è largamente impiegato in presenza di artrosi, dolori muscolari, reumatismi, fibromialgia, problemi di mobilità
- Artrite reumatoide ed osteoartrite: grazie all’azione analgesica ed antinfiammatoria è utile per alleviare i dolori dell’artrite reumatoide e dell’osteoartrite, andando a ridurre anche i sintomi associati come i gonfiori
- Infiammazioni intestinali: agisce positivamente sul morbo di Crohn e su una serie di infiammazioni gastro intestinali anche croniche come ulcere, retto colite ulcerosa e infiammazioni dell’ileo
- Neuropatie: la capacità antinfiammatoria degli acidi boswellici può essere utile per alleviare i dolori in caso di neuropatie periferiche.
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Assumere 1 capsula 2 volte al giorno. La dose giornaliera contiene 600 mg di estratti di erbe di cui 400 mg di acidi boswellici.
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L’assunzione di integratori a base di Boswellia serrata è generalmente sicura, soprattutto se si rispettano le dosi giornaliere consigliate. L’utilizzo prolungato potrebbe raramente portare l’insorgere di problemi gastrointestinali come diarrea, dolori addominali e nausea o manifestazioni cutanee come dermatiti ed eruzioni indesiderate.
I soggetti che soffrono di disturbi a carico dell’apparato gastro intestinale, devono consultare il proprio medico prima dell’assunzione, in modo da evitare effetti collaterali; è inoltre importante verificare la presenza di eventuali allergie prima di assumere l’integratore.
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Per secoli la fitoterapia indiana ha utilizzato la resina di boswellia nella cura di diverse patologie nervose ma anche nel trattamento di artrite, borsite, disturbi dell’apparato urinario e diarrea mentre l’utilizzo esterno veniva invece prescritto nella cura di ulcere e piaghe.
La boswellia è nota anche per essere un pregiato incenso, che sin da tempi remoti ha rappresentato il principale protagonista durante rituali religiosi nelle chiese greco-romane, dove veniva bruciato per diffonderne l’aroma.
Il suo impiego era anche molto diffuso nei culti pagani e nelle cerimonie religiose ma anche nei rituali di purificazione e nelle fumigazioni, dove veniva usato come una resina altamente aromatica o a scopi curativi. Gli antichi Egizi erano invece soliti usare l’incenso non solo per l’imbalsamazione ma anche per la produzione di pregiati profumi e di cosmetici.
Curiosità:
- Ogni albero di incenso produce circa un chilo di resina all’anno
- L’incenso che si ricava dall’albero viene chiamato anche Frankincense, dove il termine frank, ovvero “franco”, “schietto” è utilizzato per distinguerlo da altre sostanze meno pure e pregiate
- Un altro nome con cui è conosciuto l’incenso indiano è olibano, che deriva dall’arabo al luban, ovvero bianco. Tale appellativo si riferisce al colore della resina.
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La resina di Boswellia, o incenso indiano, viene ricavato da un albero di origine asiatica, molto diffuso in India e Pakistan ma anche in Etiopia, Somalia, Africa Orientale e Arabia Meridionale (soprattutto nello Yemen e nell’Oman).
Si tratta di un arbusto piuttosto ramificato che può raggiungere un’altezza di 6 metri circa e che presenta un tronco robusto con una chioma larga. Le foglie sono di dimensioni medie, caduche e tendono a cadere nelle stagioni calde, mentre i fiori di colore bianco/crema sono riuniti a grappolo, sono piccoli e molto profumati.
I frutti sono invece rappresentati da drupe, ovvero piccole bacche molto carnose ognuna delle quali contiene tre semi. La resina si ricava dalla corteccia dell’albero composta da scaglie sottili e di color cenere; essa viene incisa in modo che fuoriesca la preziosa sostanza che, una volta raccolta, tende ad indurirsi a contatto con l’aria. Si formano così degli agglomerati di colore bianco crema che assumono la tipica trasparenza delle resine.
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Incense resin extract (Boswellia serrata)