Sodio Ascorbil Fosfato - Vitamina C stabile

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Inci: Sodium Ascorbyl Phosphate
Produttore: Azienda chimica Italiana
Aspetto: Polvere bianca o beige pallido
Odore: Inodore
Solubilità : E' possibile preparare soluzioni fino al 64% in acqua, 13,2% in glicerolo , 1,6% in propylene glycol. Praticamente insolubile in etanolo,
isopropyl myristate, cetostearyl octanoate, caprylic/capric triglyceride and C12-15 alkyl benzoate
Il prodotto
Il Sodio Ascorbyl Fosfato è sensibile a calore, umidità , pH bassi e metalli pesanti. Nei prodotti va inserito a basse temperature, inferiori ai 40°C.
Il prodotto è più stabile a pH al di sotto di 6,5 - si raccomanda l'utilizzo di un agente tampone e di un chelante.
Il sodio ascorbyl fosfato è attualmente la forma "perfetta" di vitamina C da utilizzare nelle preparazioni cosmetiche. Esso ha un titolo di grado farmaceutico di 97,5, con rapporto 1:1, rilasciando quindi circa il 50% di acido ascorbico in forma stabile, In pratica la molecola è più "resistente" e non si degrada facilmente come la vitamina C che è più soggetta ad ossidazione e potrà quindi esercitare la sua funzione meglio e più a lungo. Si tratta di un prodotto ideale per utilizzare la vitamina C nei cosmetici in modo più semplice e veloce, preoccupandosi meno della conservazione delle capacità di questo attivo nei cosmetici.
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Il Sodio Ascorbil Fosfato è una forma stabile della vitamina C come già detto.
Esso quindi, come la Vitamina C, protegge la pelle e ne permette uno sviluppo, un aspetto ed una tonicità migliorati.
Esso sulla pelle viene scisso enzimaticamente e rilascia la vitamina C attiva che andrà ad agire come antiossidante e proteggera le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
La Vitamina C contrasta l'invecchiamendo cutaneo, promuove la formazione di collagene, agisce sulla melanina (prevenendo l'iperpigmentazione) ed ha capacità schiarenti.
E' un principio¨ un attivo ad ampio spettro, utilizzabile in una vasta gamma di prodotti, e abbinato alla Vitamina E rende i cosmetici in cui viene utilizzato l'antiossidante perfetto.
E' ideale anche in prodotti solari, anti rughe, schiarenti, creme viso e creme corpo.
Antiossidante: contrasta i processi di ossidazione e quindi la formazione delle sostanze altamente dannose. Ottimale risulta la sinergia con la vitamina E, poiché la vitamina C è antiossidante sulla parte acquosa delle cellule, mentre la vitamina E su quella lipidica. La loro associazione potenzia l'effetto reciproco.
Antirughe: la vitamina C è indicata come antirughe, non solo per l'effetto antiossidante, ma perché è indispensabile per la formazione del collagene nel derma. L'applicazione cutanea per un periodo continuativo si traduce in un aumento di consistenza della pelle.
Anti-Acne: la sua azione agisce contro i processi infiammatori dell'acne, eliminando le cellule morte, regolarizzando in parte il sebo, e permettendo di combattere un acne lieve o piccoli sfoghi. Ideale inoltre contro le macchie lasciate dall'acne e i suoi segni.
Capacità schiarente: esso agisce, come già detto, sulla produzione di melanina, evitando quindi l'iperpigmentazione da cui poi dipendeno le macchie della pelle, le lentiggini e le macchie da acne. Ideale in questi casi come attivo primario o ingredienti di supporto.
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Il prodotto, che si presenta in polvere, risulta idrosolubile ed è per questo consigliato scioglierlo in acqua. Esso ha diverse funzioni a seconda delle percentuali di utilizzo nelle formulazioni create:
- Antiossidante: dallo 0,1% allo 0,5%. Percentuale Ideale per Creme giorno e prodotti per uso quotidiano.
- Antiage: 0,1% al 2%. Percentuale ideale per creme giorni, solari, e prodotti piàƒ¹ efficaci sulla pelle.
- Schiarente: dal 2% al 4%. Ottimo in caso di macchie e similari.
NON può e NON deve essere usato mai puro.
Il prodotto si abbina bene con: alfaidrossiacidi, acido ialuronico, acidi della frutta.
Al gel di Acido ialuronico va aggiunto separatamente per non farlo liquefare.
La vitamina E è il prodotto con il quale il SAP ha una intesa migliore, lavorano in pura sinergia.
Il sodio ascorbil fosfato tende a rendere alcalina la soluzione, per cui è opportuno a fine preparazione far virare il ph con opportuno agente acidificante.
Tende a far perdere di consistenza alle creme, in caso potrebbe essere più semplice usarlo in un tonico o in un siero.