Papavero Blu Semi Biologici


Nome famiglia: Papaveraceae
Conservazione: Conservare in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di luce e calore.
Utilizzo in breve: usare al naturale o tostati per condire ed insaporire piatti caldi o freddi, prodotti da forno, dolci, grissini, pane, yogurt, insalate, carni, pesce e verdure.
Proprietà in breve: dal gusto dolce ed aromatico, utili come condimento per piatti caldi o freddi, negli impasti di dolci e salati. Sono ricchi di calcio, minerali, vitamina E e vitamine del gruppo B.
Controindicazioni in breve: verificare eventuali allergie alla pianta prima del consumo
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I semi di papavero blu sono piccoli semini di colore scuro, ricavati da una varietà della pianta di Papaver somniferum, il papaver setigerum (o papavero da seta) o nigrum.
Pur avendo un colore diverso dai comuni semi di papavero, presentano le stesse proprietà e caratteristiche e sono destinati ad un uso esclusivamente alimentare, piuttosto che medicinale.
Mentre infatti il papaver somniferum o papavero da oppio è impiegato in farmacologia per le sue proprietà narcolettiche e calmanti, i semi che si ricavano dalla varietà nigrum e setigerum sono usati solo a scopo alimentare, nella panificazione, come condimento o per la produzione di olio.
L’aspetto è di piccolissimi semini dal colore blu/grigio che al gusto presentano un lieve sentore di nocciola e un retrogusto dolce, che potrebbe ricordare la mandorla. Essendo semi aromatici possono quindi essere usati in cucina per condire ed insaporire sia dolci come torte e biscotti, che prodotti salati come panini, cracker e grissini.
Dal punto di vista nutrizionale, i semi di papavero hanno una bassa percentuale di acqua ma sono fonte di carboidrati, proteine, acidi grassi essenziali (tra cui acido oleico e linoleico), vitamina E (α-tocoferolo) e vitamine del gruppo B (soprattutto tiamina). Sono inoltre particolarmente ricchi di Sali minerali tra cui spiccano calcio, potassio, ferro e magnesio e di fibre insolubili.
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I semi di papavero blu sono esteticamente molto decorativi per cui vengono generalmente usati per dare un tocco di colore ai cibi, sia caldi che freddi, dolci o salati.
In cucina se ne apprezza soprattutto il gusto dolce ed aromatico, capace di esaltare e personalizzare ogni tipo di sapore ma anche il suo contenuto nutrizionale che permette di integrare preziose sostanze nella propria alimentazione.
I semi sono infatti ricchi di vitamina E, un antiossidante per eccellenza, alla quale si unisce la presenza di acido oleico (Omega 9) e linoleico (Omega 6),anch’essi ottimi composti antiossidanti che se introdotti nella giusta misura, contribuiscono alla salute dall’apparato cardiovascolare e ad abbassare i livelli di colesterolo LDL nel sangue.
Tra i Sali minerali spicca invece il contenuto di calcio, un composto indispensabile per il benessere delle ossa e dei denti, utile soprattutto durante la menopausa a cui è legata una perdita di massa ossea. La presenza di fibre insolubili li rende inoltre capaci di assorbire e trattenere l’acqua, per cui possono rappresentare dei coadiuvanti (non curativi) in caso di stitichezza, associandoli ovviamente ad un’alimentazione ricca di fibre.
I semi di papavero sono inoltre molto versatili in quanto possono essere usati sia da soli che insieme ad altri semi oleosi come quelli di zucca, girasole, lino o sesamo sia come condimento che per realizzare barrette energetiche, panature o nei cereali per la colazione.
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Usare i semi di papavero blu in cucina è davvero semplice in quanto il loro impiego non ha limiti di fantasia.
Possono infatti essere utilizzati sia come semplice decorazione di torte, biscotti, panini e dessert che all’interno degli impasti veri e propri per aromatizzarli ed esaltarne il gusto.
Se si vogliono usare su pane, panini, focacce, grissini, bretzel, bagel cracker, torte e panificati da forno, basta semplicemente spolverarli sopra prima della cottura in forno in modo che diventino croccanti rilasciando il loro caratteristico aroma.
I semi di papavero sono spesso usati anche nei ripieni e negli impasti di torte, strudel, biscotti e nei dessert, ottimi da abbinare al gusto dolce del miele. Essi rappresentano infatti l’ingrediente caratteristico del makowiec, un dolce natalizio tipico della Polonia, ovvero un rotolo dolce con un ripieno a base di semi di papavero, noci e miele.
Nelle ricette salate possono inoltre essere aggiunti a tutti i tipi di verdure come melanzane, fagiolini, cavolfiori e patate per dare loro un tocco croccante ed aromatico, oppure usati insieme ad altri semi oleosi per condire le insalate.
Il sapore leggermente nocciolato è perfetto anche per preparare panature di carne e pesce oppure per dare uno gusto in più a yogurt e frullati, zuppe, riso, pasta e formaggi molli.
Consiglio: per intensificare il gusto dei semi, rendendoli più aromatici, basta tostarli leggermente in padella prima di utilizzarli.
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Grissini curcuma e semi di papavero
Per preparare dei grissini croccanti ed aromatizzati ai semi di papavero occorrono:
- 250 g di farina 0 o 00
- 6 g di lievito di birra fresco
- 125 ml di acqua
- 2 cucchiai di olio EVO
- 1 cucchiaio raso di curcuma
- Sale q.b.
- Una manciata di semi di papavero
Impastare la farina con acqua, lievito e curcuma, aggiungere il sale e lavorare il composto per almeno 5 minuti. Unire quindi anche l’olio Evo ed i semi di papavero, continuando ad impastare per ottenere un panetto liscio e compatto. Coprire il composto con un panno da cucina e lasciarlo lievitare per un paio di ore. Al termine stenderlo con un mattarello o tirarlo con le mani fino a formare un rettangolo dal quale ricavare con un coltello delle striscioline di mezzo centimetro di larghezza; avvolgere ogni striscia su se stessa per dare la forma di grissini. Disporre i grissini sulla placca da forno e cuocere per circa 10 minuti a 180°.
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I semi di papavero blu non presentano specifiche controindicazioni. Seppure raramente possono verificarsi casi di allergia alla pianta, per cui è bene verificare possibili intolleranze prima del consumo.
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La pianta di papavero è stata coltivata fin dall’antichità nel bacino Mediterraneo, dove veniva utilizzata soprattutto a scopo alimentare o raramente se ne usavano i semi come blando calmante.
I Romani erano soliti mescolare i semi con il miele ed usarli come condimento, oppure dopo averli torrefatti li impastavano con la farina per fare dei deliziosi dolcetti come il placenta mellita papavere. Ad essi attribuirono anche proprietà afrodisiache tanto da utilizzarli nella preparazione del cocetum, una bevanda che secondo la tradizione i novelli sposi dovevano consumare prima della luna di miele.
I Galli invece facevano largo uso dell’olio di papavero che all’epoca era meno caro dell’olio di oliva, fino a quando all’inizio del 18° secolo cominciò a diffondersi la voce dei suoi possibili effetti narcotici. L’impiego dell’olio cadde così in disuso anche se molti medici ne riconobbero le sue proprietà lassative, tutt’oggi sfruttate in alcune regioni settentrionali della Francia.
Curiosità:
- I semi di papavero blu per il loro contenuto di grassi sono adatti anche agli uccelli da voliera o da gabbia, soprattutto quelli esotici. Vengono infatti somministrati soprattutto nei periodi debilitanti o di stress.
- Dai semi di papavero blu si ricava anche un olio non molto conosciuto, ma utilizzato principalmente per il trattamento della stipsi
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I semi di papavero ad uso alimentare si ricavano dal Papaver Nigrum (semi neri) e dal Papaver Setigerum, conosciuto anche come papavero da seta o da olio; entrambe sono due varietà diverse del Papaver somniferum (o papavero da oppio), che viene invece sfruttato principalmente a scopo medicinale.
Originario delle regioni mediterranee e dell’Asia minore, il papavero è una pianta erbacea con fusto eretto e poco ramificato che può raggiungere un’altezza massima di 150 cm; le foglie sono grandi e con margine dentato mentre i fiori presentano un peduncolo lungo ed un diametro di 10 cm circa. La corolla è formata da 4 grandi petali che hanno un colore variabile a seconda della varietà: il papaver setigerum ha generalmente petali bianchi o viola con sfumature bianche mentre nel papaver nigrum i petali sono viola scuro.
Le due specie non vanno confuse con il Papaver rhoeas, conosciuto anche come rosaliccio, ovvero il papavero comune dal tipico colore rosso che cresce allo stato selvatico nei campi di grano.
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Blue Poppy Seeds