Coenzima Q10 (Ubidecarenone)

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INCI: Ubiquinone
FORMULA: C59 H90 O4
Aspetto: Polvere cristallina gialla arancione
Titolo: (C59H90O4, sostanza secca) 97,0 - 103,0 %
Nome comune: Ubichinone o Ubidecarenone.
Nome scientifico: Coenzima Q10
L’ubidecarenone, o Coenzima Q10, è una complessa molecola antiossidante scoperta per la prima volta negli anni ’50 da Fredrick Crane, un ricercatore della Wisconsin university (USA).
Esso è un coenzima prodotto nel nostro corpo, una produzione che però decade con l’avanzare dell’età.
Il suo nome deriva da “ubique” che sta a significare “dappertutto” e da chinone che ne identifica la struttura molecolare.
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Il Coezima Q10 ha una potente azione antiossidativa, agisce nella catene di produzione energetica delle cellule mitocondriali, protegge le strutture cellulari dall' azione dei radicali liberi.
Fornisce un valido aiuto per contrastare efficacemente l'invecchiamento cutaneo.
Protegge dagli agenti aggressivi che producono danni cellulari,, esplica un azione protettiva nei confronti dei perossidi che danneggiano collagene , ed elastina, riuscendo cosi a contrastare la perdita di elasticità della pelle.
Inoltre ha la proprietà di stimolare il rinnovamento cellulare, facendo apparire il volto più fresco e luminoso.
Esso, oltre che nell’ambito cosmetico, viene utilizzato in campo farmaceutico e nutrizionale per le sue capacità sul sistema cardiovascoalre, sul sistema immunitario e per contrastare il diabete.
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L’ubidecarenone può essere aggiunto alle creme e alle lozioni per le sue capacità antiossidanti. EAgisce contro i radicali liberi rallentando l’invecchiamento cutaneo e rendendo la pelle più bella, giovane e tonica.
Le percentuali di utilizzo sono tra lo 0,1% e l’1%.
L'ubidecarenone o Q10 è liposolubile perciò sarebbe bene veicolarlo attraverso una vitamina come la Vitamina E (i due componenti lavorano molto bene in sinergia tra di loro).
Non può essere riscaldato. Va pertanto aggiunto in fase fredda o (C)
Controindicazioni
Consultare il medico prima dell’utilizzo in caso di gravi patologie cardiache, renali o epatiche.
Evitare l’utilizzo in caso di gravidanza o allattamento.
Può essere aggiunti in lozioni, o creme.
Va utilizzato in percentuali dello 0,1% al 1%