Withania Somnifera Radice - Ashwagandha- Ginseng Indiano- Contro Stress e Stanchezza - Tisana/Decotto
Inci: Withania Somnifera root
Origine: India, Sud Africa Orientale, Bacino del Mediterraneo
Costituenti chimici: La maggior parte delle molecole bioattive appartengono ad alcaloidi (somniferina, scopolamina, witanoina e anaferina), lattoni steroidei (witaferine, witanosidi I e VII e witasomniferoli A-C, complessivamente noti come witanolidi), composti fenolici e glicoproteine.
Nome famiglia: Solanaceae
Conservazione: Conservare in un luogo fresco ed asciutto, lontano dalla luce solare e dal calore.
Utilizzo in breve: 3-4g di radice da bollire in 200mL di acqua per 10-15min.
Proprietà in breve: antinfiammatorie, antitumorali, antimicrobiche, calmanti, tonificanti e neuroprotettive.
Controindicazioni in breve: Non utilizzare in gravidanza e allattamento e non superare la dose giornaliera consigliata – da 300 a 500 mg, due volte al giorno, dopo i pasti.
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Tradizionalmente utilizzata per calmare febbre, tosse, reumatismi e disturbi ginecologici, la radice di Withania Somnifera viene largamente usata innanzitutto perché ha un effetto positivo sull’umore, in grado di risvegliare l’energia vitale in soggetti debilitati e il suo effetto rinvigorente è tale che queste sue capacità possono facilmente tradursi in un effetto afrodisiaco (soprattutto negli uomini) laddove c’è un calo della libido. Anche la scienza occidentale ha riconosciuto in Withania somnifera un'importante erba medicinale, ampiamente utilizzabile per il trattamento di diverse condizioni cliniche grazie alle sue proprietà medicinali che la rendono un valido agente terapeutico per affrontare l'ansia, il cancro, l'infezione microbica, l’immunodeficienza e i disturbi neurodegenerativi. I suoi costituenti fitochimici e proteici, in studi preclinici, hanno mostrato proprietà:
- antimicrobiche
- antinfiammatorie
- antitumorali
- calmanti
- neuroprotettive (Unique Medicinal Properties of Withania somnifera: Phytochemical Constituents and Protein Component. Dar PA, Singh LR, Kamal MA, Dar TA1. ) (Pharmacologic overview of Withania somnifera, the Indian Ginseng.Dar NJ1,2,3, Hamid A2,3, Ahmad M4,5.)
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Withania Somnifera è uno dei farmaci più importanti della medicina ayurvedica, la tradizionale medicina Indiana grazie a cui oggigiorno anche noi Occidentali possiamo conoscere, studiare e, come oggettivamente provato da tali studi, beneficiare dell’azione e delle proprietà di questa pianta miracolosa. Alla medicina ayurvedica va infatti il grande merito di averci presentato Ashwagandha come un rimedio adattogeno vale a dire capace di aiutare l’organismo in toto, corpo e mente, rafforzando la sua capacità di fronteggiare qualsiasi stress e di “adattarsi ad uno sforzo eccezionale” (Nicolaï Lazarev).
Tra i benefici studiati ci sono quelli riguardanti/come:
- Memoria e funzioni cognitive: le malattie neurodegenerative inducono una distruzione irreversibile delle reti neuronali del sistema nervoso centrale, con conseguenti disabilità funzionali permanenti. Mancano attualmente farmaci efficaci contro le malattie neurodegenerative. L'Ashwagandha (Withania somnifera) è da sempre usata nella medicina tradizionale indiana per la debilità generale, il consumo, l'esaurimento nervoso, l'insonnia e la perdita della memoria. Uno studio ha mostrato come Ashwagandha può essere efficace nel migliorare la memoria, sia immediata che generale, nelle persone con una lieve compromissione cognitiva, nell’invecchiamento nonché nel migliorare la funzione esecutiva, l'attenzione e la velocità di elaborazione delle informazioni. (Efficacy and Safety of Ashwagandha (Withania somnifera (L.) Dunal) Root Extract in Improving Memory and Cognitive Functions. Choudhary D1, Bhattacharyya S2, Bose S2.) [Effects of Ashwagandha (roots of Withania somnifera) on neurodegenerative diseases. Kuboyama T1, Tohda C, Komatsu K.]
- Ansia e insonnia: diversi studi farmacologici hanno testimoniato come il consumo di radice di Withania Somnifera o suoi estratti (in un esperimento è stato testato l’effetto di 300mg di estratto 2 volte al giorno) riesca a dare un significativo miglioramento in tutte le fasi del sonno- dal tempo impiegato per addormentarsi alla qualità e durata del sonno. Il suo effetto moderatore sembra agire sull'asse ipotalamo-ipofisi-surrene. (Efficacy and Safety of Ashwagandha (Withania somnifera) Root Extract in Insomnia and Anxiety: A Double-blind, Randomized, Placebo-controlled Study. Langade D1, Kanchi S2, Salve J3, Debnath K4, Ambegaokar D5.) (Withania somnifera as a Potential Anxiolytic and Anti-inflammatory Candidate Against Systemic Lipopolysaccharide-Induced Neuroinflammation. Gupta M1, Kaur G2.)
- Antimicrobico: i composti estratti dalle radici hanno mostrato attività antibatterica contro tutti i ceppi testati e un’attività antifungina espressa mediante l’inibizione della crescita degli stessi. (Antibacterial, antifungal and antioxidant activity of total polyphenols of Withania frutescens.L. El Moussaoui A1, Jawhari FZ2, Almehdi AM3, Elmsellem H4, Fikri Benbrahim K5, Bousta D6, Bari A2.)
- Antinfiammatorio: sia la sua azione neuroprotettiva che la recente scoperta della sua efficacia terapeutica nei confronti dell’artrite reumatoide (patologia cronica, autoimmune, caratterizzata dall’infiammazione e dal consumo della cartilagine in conseguenza dell’accumulo di globuli bianche all’interno della cavità articolare) sono direttamente collegate alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti di questa pianta. [Withaninsams A and B: Phenylpropanoid Esters from the Roots of Indian Ginseng (Withania somnifera). Baek SC1, Lee S2, Kim S1, Jo MS1, Yu JS1, Ko YJ3, Cho YC2, Kim KH1.] [In vivo, Extract from Withania somnifera Root Ameliorates Arthritis via Regulation of Key Immune Mediators of Inflammation in Experimental Model of Arthritis.) Khan MA1, Ahmed RS1, Chandra N2, Arora VK3, Ali A4.]
- Antitumorale: uno studio effettuato su una combinazione di proteine estratte dalle radici di Withania Somnifera ha mostrato attività apoptotica (inducente la morte cellulare) per ciascuna linea di cellule tumorali testata, il cui disfacimento era dovuto a più fattori come la disgregazione di proteine nucleari e un surplus di radicali liberi dell’ossigeno che, insieme, hanno indotto un blocco nel ciclo cellulare. Particolare efficacia terapeutica dell’estratto proteico è stata registrata contro le cellule di carcinoma mammario umano. (An anti-cancerous protein fraction from Withania somnifera induces ROS-dependent mitochondria-mediated apoptosis in human MDA-MB-231 breast cancer cells. Dar PA1, Mir SA2, Bhat JA2, Hamid A3, Singh LR4, Malik F5, Dar TA6.)
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Le proprietà adattogene di Whitania somnifera la rendono un valido sostenitore della nostra salute psicofisica. Inoltre, essendo un prodotto completamente naturale, costituisce una grande risorsa terapeutica poiché è sicuro, efficace e i suoi benefici sono facilmente elargiti quando viene consumato come alimento. La parte della pianta maggiormente ricca di principi attivi è rappresentata dalle radici. Un modo semplice di utilizzarla è nella preparazione di decotti:
Decotto: far bollire 3-4 g di radice in 200mL di acqua per 10-15 minuti, filtrare e zuccherare. Il decotto di radici di w. È usato nella medicina indiana come tonico e rinvigorente; nella tradizione africana per curare raffreddore e febbre e nel parto per alleviare il dolore e facilitare il secondamento (espulsione della placenta e degli annessi fetali). Si consiglia di consumarne due tazze al giorno, una al mattino e una prima di andare a dormire.
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Con la liquirizia per aumentare le rispettive capacità antinfiammatorie e antimicrobiche (preparare decotto con parti uguali di Whitania e liquirizia, 2g per ciascuno in 200mL di acqua); con Bacopa monnieri (2g di Whitania e 0.5g di polvere di Bacopa) per sfruttare e potenziare l’attività antiossidante, antistress e neuroprotettiva;
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Withania Somnifera è una pianta dai mille benefici e conosciuta sotto svariati nomi. Sembra che il nome con cui è stata classificata in Occidente si debba in parte al geologo britannico Henry Witham (1779 - 1884), che fu il primo a studiarne i fossili e a cui è stato dedicato il genere Whithania, mentre il nome specifico, somnifera, deriva dal latino somnifer, sonnifero, sedativo, in riferimento all'azione rilassante; in India, invece, è conosciuta come Ashwagandha, nome sanscrito che significa “odore di cavallo”, un rimando non solo al suo profumo (della radice fresca) ma anche alla sua capacità di donare, a chi ne fa uso, una forza e un vigore “da cavalli”; ginseng indiano per la sua azione tonificante e rinvigorente, simile all’azione ginseng nella medicina tradizionale cinese; ciliegia d’inverno per l’aspetto dei suoi frutti e uva spinosa velenosa (anche se non è velenosa) probabilmente sempre a causa dei suoi frutti che, prima di maturare completamente, risultano ancora avvolti da un calice beige-verde, rigonfio e membranoso, che dà loro un aspetto simile all’uva spina.
La conoscenza di questa pianta risale al VI- VII sec. A.C. essendo presente nel Charaka Samhita e nel Susruta Samhita- i testi sacri della medicina ayurvedica, l’arte medica più antica che l’uomo abbia mai conosciuto- in cui viene classificata nella categoria rasayana, cioè dei tonici ringiovanenti e di lunga vita; in Tibet e in Medio Oriente viene utilizzata come sedativo, per i dolori reumatici e come tonico del sistema nervoso; in Africa Orientale, invece, si adopera il succo della radice per curare il mal di stomaco e le ulcere gastriche e il decotto come rimedio per raffreddore dei bambini, eccesso di bile, dolori durante il travaglio e malessere generalizzato, mentre le foglie scaldate vengono applicate su varie parti del corpo per le infezioni cutanee e/o per calmare il dolore.
Ad ogni modo, così come una rosa conserva il suo profumo anche se non la si chiama rosa, qualsiasi sia il nome utilizzato per identificare questa pianta e qualsiasi sia il Paese in cui è conosciuta, la sua essenza e il suo supporto medicamentoso non cambiano.
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Withania somnifera è un arbusto perenne appartenente alla vasta famiglia delle Solanaceae che include numerosi ortaggi normalmente presenti nella nostra dieta come pomodori, melanzane, patate, peperoni e peperoncini, ma anche tabacco e Belladonna. Ha un fusto che lignifica solo alla base, con un’altezza media che oscilla tra i 60 e i 120 cm anche se può raggiungere i 2 m.
L’intera pianta è ricoperta da piccoli peli che le conferiscono un aspetto tomentoso, vellutato, e dei riflessi grigio-cerulei; le foglie sono opposte, oblunghe, cuneiformi e dal margine intero; i fiori di colore verde-giallo se fecondati producono dei frutti che a maturazione, per forma e colore -piccole bacche rosse e tondeggianti- ricordano le ciliegie.
È una pianta molto robusta, capace di sopportare sia temperature basse (10°C) che molto alte (40°C), di crescere a diverse altezze, che vanno dal livello del mare fino ai 1500m e si adatta soprattutto a climi aridi e secchi. Originaria dell’India, è molto diffusa nei Paesi limitrofi come Pakistan e Sri Lanka, ma anche in Africa settentrionale (Egitto, Israele) mentre in Italia la si trova nelle isole maggiori.
Le parti maggiormente utilizzate sono quelle più ricche di principi attivi ossia, nell’ordine, radici, fusto e foglie.