Spirea ulmaria
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INCI: Filipendula Ulmaria (Spirea Ulmaria)
La Spirea ulmaria (Filipendula ulmaria L.) è una pianta erbacea pelosa appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Si presenta come un erba perenne con fusto scannellato e venato di rosso, alta circa un metro e mezzo. La sua infiorescenza è un grappolo fitto di fiori bianco-giallastri dal sapore aromatico e leggermente acre, che emana un profumo debole ma caratteristico.
E’ originaria dell’Europa, diffusa soprattutto nelle zone umide. E’ nota anche come Ulmaria, Olmaria Palustre, Filipendula ulmaria Maxim, Regina dei prati e come Spirea. Il suo nome deriva principalmente dalla parola “Speira”, che allude alla forma dei frutti in spirale.
Le parti utilizzate dell’Olmaria sono i fiori e le sommità del fiore. Contiene numerosi principi attivi, tra cui : derivati flavonoici (spireoside, rutoside, iperoside),tannini pirogallici, eterosidi di acidi fenoli, xyloglucosidi del salicilato di metile (monotropitoside) e dell'aldeide salicilica (spireina) ed olio essenziale (composto da salicilato di metile, aldeide salicilica, vanilina e spireina).
Curiosità: L’Olmaria era una delle erbe sacre usata dai Druidi, e nel rinascimento è stata a lungo un rimedio popolare in molti paese europei, divenuta popolare per i suoi successi contro l’idropisia ma soprattutto dal 1845 la sua importanza terapeutica divenne nota in tutto il mondo grazie a Hermann Kolbe che, dopo essere riuscito ad isolare l’acido salicilico, brevettò l’aspirina.
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A differenza degli antinfiammatori della medicina tradizionale che provocano danni all’apparato gastroenterico, l’Olmaria non comporta nessun’azione erosiva nella parte gastrica e non prova ulcere e gastriti. E rispetto dell'aspirina, che a dosi elevate potrebbe provocare ulcerazioni gastriche, la combinazione dei principi attivi e tanniti dell'ulmaria protegge la mucosa gastrica ed intestinale, agendo comunque da antinfiammatorio.
L’Olmaria possiede anche altre numerose proprietà biochimiche e fisiologiche, ad esempio:
- Diuretiche ed anticellulite in quanto favorisce l’eliminazione dei residui azotati come l’ammoniaca, la creatinina e l’acido urico e attiva il processo contro la ritenzione idrica. Per uso esterno è invece indicato come antiflogistico ed astringente;
- Attività vosoprotettrice dei capillari e antiinfiammatoria sulla cellulite e sugli edemi, seguita dall’attività analgesica;
- Svolge grazie alle mucillagini un’azione protettiva per la mucosa, che riduce spasmi e processi erosivi delle pareti gastriche;
- Proprietà antipiretiche ed analgesiche in quanto inibisce la sintesi delle prostaglandine, responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti;
- Attività antiulcera, grazie alla sua azione protettiva della mucosa gastriva e all’attività antiinfiammatoria dei flavonoidi. Aiuta nella cicatrizzazione delle ulcere croniche gastriche e previene lesioni allo stomaco prodotte dall’uso dei FANS;
- Allevia dolori reumatici e stati febbrili grazie ai salicilati e ai flavonoidi. Si rivela efficace contro mal di denti, mal di testa e altre nevralgie. La spirea ulmaria, infatti, inibisce la sintesi delle prostaglandine, esattamente come i tradizionali antidolorifici. Inoltre i flavonoidi della pianta svolgono un’azione protettiva dei capillari sanguigni favorendo l’azione antifiammatoria;
- Studi recenti dimostrano le proprietà immunomodulanti della spirea, perché è capace di sopprimere svariate reazioni anomale dei nostri anticorpi che provocano la liberazione d’istamina e conseguenti attacchi del nostro stesso sistema immunitario, caratteristico delle malattie autoimmunitarie.
Infine è usato come antidoto alle infezioni e veleni, aiuta a ridurre la febbre e può essere usato al posto della corteccia di salice bianco ma senza gli effetti collaterali di irritazione dello stomaco, grazie alla presenza di tannini e mucillagini che proteggono la mucosa gastrica. Esternamente è usato anche come lavaggio per occhi irritati.
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L’Olmaria viene utilizzata sia per via sitematica(uso interno) sia per applicazioni esterne; viene preparata sottoforma di infuso, decotto per uso esterno, tintura madre ed estratto secco titolato in derivati salicati allo 0,20% minimo. Inoltre i suoi fiori possono essere aggiunti alla birra per dargli una particolare piccantezza e al vino per dargli il gusto della malvasia.
- Via Sistematica
-In caso di febbre è consigliato lasciare in infusione i fiori per 10 minuti in acqua calda(non bollente perchè l’acido salicilico è termolabile), e assumerne un cucchiaio.
-In caso di febbre accompagnata da forte tosse, una tisana preparata con Spirea, Tiglio e Sambuco fiori assunta prima di andare a dormire potrebbe aiutarci a riposare meglio e a svegliarsi sfrebbrati.
-Per beneficare delle proprietà diuretiche ed anticellulite della pianta si consiglia di diluire 30 giocce in acqua per tre volte al giorno.
- Applicazioni esterne
-Un infuso di Olmaria risulta un’ottimo impacco sulle articolazioni e sulle estremità gonfie degli idropidi dei gottosi, dei reumatici e degli artitici.
-Può essere usato come ingrediente in maschere rinforzanti e in shampoo per il benessere del cuoio capelluto.
E’ consigliata una dose di assunzione del 5% nel preparato freddo o con acqua calda(fino al mezzo litro al giorno) mentre nel decotto la concentrazione sale fino al 10%, infine per la tintura madre, sono consigliate 40 gocce tre volte al giorno.